Una ricerca continua

Vorrei che i protagonisti dei film precipitassero tutte le volte che saltano da un palazzo all’altro. Quindici piani di caduta libera per finire spiaccicati sull’asfalto come una pizza. Sarebbe decisamente più istruttivo. (E se proprio non si può ogni volta, che succeda, almeno, ogni tanto.) Il fatto è che loro sanno esattamente dove mettere i piedi: sul ciglio di una storia che prosegue ancora per molte scene. Invece sarebbe bello leggerne una che finisce così: il protagonista salta e diventa una pizza sull’asfalto. Gloria a te protagonista.

Se mai qualcuno scriverà questa storia, la causa dell’errore e conseguente trasformazione in pizza sarà qualcosa di davvero molto umano: il protagonista stava guardando da un’altra parte. Saltava, sì, ma nel momento del salto la sua testa era girata. Più importante dell’inseguimento, della pistola alle spalle e del tempo che passa, qualcosa (magari inutile e irrisolvibile come le parole crociate senza schema) ha attirato la sua attenzione. Forse ha visto un perché.
Capita di chiedersi il senso di tutto (per tutto intendo tutto), nei momenti più insensati. Spesso lo condiamo con qualche perché senza risposta, di quelli che dopo qualche birra fanno sembrare l’esistenza un’assurdità piacevole e nei momenti seri e tristi somigliano a sbirciare dietro una porta dietro la quale sarebbe stato meglio non guardare.

Il ruolo di essere umano è scomodo, quando si tratta di saltare da un terrazzo all’altro. Una situazione che capita più frequentemente di quanto crediamo. Ogni perché è come un raggio di luce negli occhi, basta un secondo e puoi cadere di sotto. Sbagliare il salto per colpa del sole lo fa sembrare così importante. Ma non lo è. Quello che sai del sole e di ogni perché senza risposta è già tutto quello che ti serve.

Ti lanci dall’altra parte, un perché ti distrae e resti aggrappato con le dita alla soglia del terrazzo. Appeso. Le dita cominciano a cedere una dopo l’altra. Credi che il sole sia l’unica cosa – l’unica cosa bella – che puoi guardare.
E poi ci sarà una persona a tendere la mano e a tirarti su.